Sono Valentina,
Galiazzo, biologa nutrizionista
Sono abilitata all’esercizio della professione ed iscritta all’Ordine dei Biologi di Puglia e Basilicata, di cui sono Consigliere e Coordinatrice della Commissione Nutrizione.
Il mio percorso di studi è stato caratterizzato da una prima laurea quinquennale in Biotecnologie mediche e farmaceutiche presso l’Università degli studi di Milano, seguita da una Seconda Laurea Specialistica in Biologia Sperimentale Umana presso l’Università degli studi di Pavia.
Durante gli anni di servizio presso il Policlinico San Matteo di Pavia prima e l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce poi, ho conseguito la Specializzazione in Biochimica Clinica con lode presso l’Università di G. D’Annunzio di Chieti e Pescara…



Dimagrire con gusto, si può!
Spesso, nella lotta con i chili di troppo si è soliti chiedersi quale sia la “dieta giusta” da seguire. Si è disposti a fare di tutto, pur di perdere peso e in fretta.
Questo, nella maggior parte dei casi non solo non comporta una corretta perdita di chili, ma al contrario, provoca continue oscillazioni di peso, note come effetto “yo-yo” delle diverse e stressanti diete a cui ci si sottopone.
Personalmente ritengo che si possa e si debba dimagrire con gusto.
Il momento in cui ci nutriamo ricopre un ruolo fisiologico importante e necessario ma anche di convivialità, a cui non bisogna rinunciare.
Per poter dimagrire, non bisogna demonizzare, escludere o privarsi di alcuni cibi .
Affinché funzioni, la dieta deve innanzitutto piacerci. E’ per questo, che il piano alimentare deve essere compatibile con il gusto, le esigenze metaboliche e lo stile di vita di ognuno.
Piani Alimentari
Al paziente verrà fornito un piano alimentare personalizzato in base al risultato della valutazione nutrizionale, con il quale imparerà a gestire il proprio comportamento alimentare diventando autonomo nelle proprie scelte, senza essere schiavo di una lista di alimenti vietati e concessi, mantenendo nel tempo i risultati ottenuti.
Durante la gravidanza, il corpo della donna subisce importanti cambiamenti fisiologici e di peso. È essenziale che la futura mamma segua un’alimentazione equilibrata per garantire il corretto sviluppo del bambino e prevenire patologie come diabete gestazionale, ipertensione e carenze nutrizionali.
L’aumento di peso ideale varia in base al peso iniziale:
- Sovrappeso: massimo 7 kg.
- Normopeso: 10-12 kg.
- Sottopeso: 14-16 kg.
Un incremento adeguato influisce positivamente sulla durata della gravidanza e sul peso del neonato.
Il fabbisogno calorico cresce con i trimestri:
- Primo trimestre: +70 Kcal/die, con maggiore richiesta di vitamine, soprattutto acido folico.
- Secondo e terzo trimestre: +260-500 Kcal/die, per sostenere lo sviluppo fetale.
Una corretta gestione del peso in gravidanza favorisce il ritorno al peso ideale post-parto. Dopo aver valutato le esigenze della gestante, inclusi eventuali problemi di salute e il livello di attività fisica, si possono definire piani alimentari personalizzati per tutelare la salute di mamma e bambino.
Nel primo anno di vita, lo svezzamento è una tappa fondamentale. Introdotto intorno al sesto mese, consiste nella graduale sostituzione del latte con alimenti semi-solidi, per abituare il bambino a nuovi gusti e verificarne la tolleranza. È essenziale garantire un corretto apporto nutritivo, preferendo una dieta mediterranea equilibrata per promuovere sane abitudini alimentari durature.
Dopo il primo anno, si includono progressivamente tutti gli alimenti. Durante la crescita, il fabbisogno calorico cambia sia in quantità che in ripartizione: ad esempio, i grassi rappresentano il 50% delle calorie nel primo anno e scendono al 30% successivamente. È importante evitare sovra- o sotto-alimentazione, limitare cibi ad alta densità calorica e non usare il cibo come premio, punizione o consolazione.
Un apporto calorico scorretto, per eccesso o difetto, può favorire l’insorgenza di patologie croniche. Anche il rapporto con il cibo è cruciale: una relazione sbagliata può predisporre a disturbi alimentari.
Per prevenire queste problematiche, si promuovono programmi di educazione e riabilitazione nutrizionale.
E’ nota a tutti l’importanza di una buona alimentazione per mantenere sano il nostro organismo e farlo funzionare al meglio. Se questo è valido per qualsiasi persona con una vita più o meno sedentaria, ancor di più lo è per coloro che praticano uno sport.
Svolgere un’attività fisica, infatti, comporta inevitabilmente un aumento del dispendio e del fabbisogno energetico a causa della necessità di riparare i tessuti, di provvedere al loro accrescimento e alla re-sintesi di alcune macromolecole. Una dieta ottimale terrà conto non solo di tutto questo ma anche del tipo disciplina praticata e della fase di allenamento: l’alimentazione, infatti, sarà differente nella fase pre o post gara o a seconda della durata e intensità dell’esercizio fisico.
Per poter migliorare la performance sportiva e trarre tutti i benefici possibili dagli alimenti funzionali verranno stabiliti piani alimentari adeguati e differenti a seconda delle caratteristiche fisiche, strutturali e metaboliche della persona.
Attraverso una opportuna strumentazione non invasiva, verrà sempre valutata e controllata la composizione corporea (quantità di massa magra, grassa, stato di idratazione), lo stato nutrizionale e l’incremento della massa muscolare del soggetto.
La menopausa è una fase fisiologica della vita in cui il metabolismo femminile cambia. La riduzione dell’ormone somatotropo (GH) favorisce un’attività anabolica che può portare a un aumento di peso, spesso localizzato nell’area addominale, anche con un’alimentazione precedentemente considerata normale. Questo aumento di peso ha impatti estetici e psicologici significativi.
Una corretta alimentazione aiuta a controllare il peso, prevenirne l’aumento e ridurre il rischio cardiovascolare e l’osteoporosi, regolando l’apporto di grassi e vitamina D. La diminuzione degli estrogeni provoca un aumento patologico dei lipidi nel sangue, come colesterolo e trigliceridi. Questo può essere contrastato con cibi ricchi di fitosteroli, estrogeni vegetali e bioflavonoidi, utili anche per attenuare vampate, irritabilità e sbalzi d’umore.
In questa fase, è spesso necessario adottare un nuovo piano alimentare che garantisca un equilibrato apporto calorico, favorisca la perdita di peso e normalizzi gli esami ematochimici.
I disturbi del comportamento alimentare sono rappresentati da un insieme di manifestazioni cliniche che esprimono un disagio psicologico attraverso il corpo ed il rapporto con il cibo.
I disturbi del comportamento alimentare più noti e diffusi sono:
– anoressia,
– bulimia,
– i binge eating disorder ( BED) anche noti come disordini da alimentazione incontrollata,
– i Night eating syndrome (NES) ovvero la sindrome dei mangiatori notturni,
– i disturbi alimentari atipici (EDNOS).
Coloro che ne soffrono sono ossessionati dal cibo, dal peso e dalla propria immagine corporea.
Tali patologie colpiscono prevalentemente l’universo femminile, con un rapporto di 9:1 rispetto agli uomini. L’età di insorgenza, generalmente compresa tra i 15 e i 25 anni, ma tali disturbi possono verificarsi sia in età adulta che da più piccoli.
Le cause sono multifattoriali e possono avere origine psicologica quanto biologica.
Altrettanto multifattoriale sarà l’intervento necessario al fine di curare mente e corpo, con l’ausilio di diverse figure professionali e l’alleanza e collaborazione di famiglia e paziente.
L’approccio alla problematica viene individuato e personalizzato in base al tipo di disturbo, alle problematiche e alle condizioni fisiologiche o patologiche di partenza del paziente.
Inoltre, i pazienti con disturbi del comportamento alimentare possono avvalersi di colloqui psicologici.
Oggi le patologie legate all’obesità e al sovrappeso, nonché alle errate abitudini alimentari e ai ridotti livelli di attività fisica, sono purtroppo in drammatico aumento.
In questo scenario un corretto comportamento alimentare ed uno stile di vita sano assumono un’importanza fondamentale per preservare uno stato di benessere e di salute.
Una sana e corretta alimentazione è, inoltre, indispensabile nel prevenire e curare:
Malattie croniche:
Patologie cardiovascolari (infarto, ictus, ipertensione, scompenso cardiaco)
Diabete di tipo II
Patologie del fegato
Malattie della colecisti
Patologie tumorali
Disturbi endocrini e metabolici:
Sindrome metabolica
Insulino resistenza
Dislipidemia (trigliceridemia, colesterolemia)
Obesità
Influenze sulla funzione mestruale, fertilità e gravidanza
Irsutismo
Problemi debilitanti:
Osteoartrosi e gotta
Malattie polmonari
Apnee notturne
Disordini psicologici
Si effettuano interventi nutrizionali specifici per tutte le patologie legate all’alimentazione.

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